Campagna antincendio boschivo 2024
La Campagna si apre il 15 giugno e si conclude il 15 ottobre
Per l’avvio della Campagna antincendio boschivo dell’estate 2024, il Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, ha fornito alle Regioni, alle Province Autonome e ai ministri interessati, il consueto documento per l’“Individuazione dei tempi di svolgimento e raccomandazioni per un più efficace contrasto agli incendi boschivi, in zone di interfaccia urbano-rurale e ai rischi conseguenti”, per adottare tutte le iniziative necessarie a prevenire e fronteggiare questo fenomeno.
Nel documento, firmato dal Ministro il 7 maggio 2024, sono richiamati i compiti, le responsabilità e le iniziative che i diversi enti e amministrazioni devono assumere per un’efficace azione e coordinamento delle forze in campo.
Il Dipartimento della Protezione Civile, che coordina sul territorio nazionale la flotta aerea antincendio dello Stato attraverso il Coau - Centro operativo aereo unificato, diffonde inoltre alle Regioni e alle Provincie Autonome procedure operative per la richiesta di concorso aereo, a supporto dei dispositivi regionali.
Per il 2024 il Ministro Musumeci, delegato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, detta le raccomandazioni rivolte a Regioni e Province autonome per un efficace contrasto agli incendi boschivi, di interfaccia e ai rischi che ne conseguono.
Le Raccomandazioni individuano le priorità di azione delle diverse componenti del Sistema per affrontare al meglio la prossima campagna antincendio boschivo, anche alla luce dell’andamento della Campagna nel 2023 che – pur nel buon andamento generale – è stata caratterizzata in coda da picchi in termini sia di numero di eventi sia di superfici bruciate. Aspetti questi che hanno determinato la decisione di prolungare la Campagna 2024 fino al 15 ottobre.
Nelle raccomandazioni, si sottolinea quindi l’importanza di un impegno crescente sul piano delle attività di previsione, prevenzione, pianificazione e lotta attiva contro gli incendi boschivi.
Per quanto riguarda le attività di previsione e prevenzione, Regioni e Province autonome sono chiamate a promuovere l’utilizzo delle informazioni disponibili presso i Centri funzionali decentrati e a favorire, se non ancora prevista, la produzione di un bollettino incendi: una buona pratica che consente di rafforzare le attività di ricognizione, sorveglianza, avvistamento e allarme, oltre a quelle di spegnimento degli incendi boschivi e di protezione civile ai vari livelli territoriali. Le informazioni previsionali potranno inoltre favorire le attività di informazione alla popolazione sui livelli di rischio presenti e le norme di comportamento da adottare, anche attraverso i materiali dedicati al rischio incendi boschivi nell’ambito della Campagna di comunicazione nazionale sulle buone pratiche di protezione civile “Io non rischio”.
Per quanto riguarda l’attività di pianificazione, le amministrazioni regionali e delle Province autonome sono chiamate a provvedere alla revisione annuale del Piano regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi. Assieme alle Prefetture, sono invitate a sostenere i Sindaci nell’attività di predisposizione e di aggiornamento dei piani comunali e intercomunali di protezione civile e a favorire specifiche intese volte a garantire una efficace cooperazione in caso di eventi particolarmente intensi o nei periodi di maggiore rischio.
Rispetto alla lotta attiva contro gli incendi boschivi – che comprende le attività di ricognizione, sorveglianza, avvistamento ed allarme, oltre quelle di spegnimento – Regioni e Province autonome sono tenute a modulare le forze di terra e quelle aeree in base alle esigenze del territorio. Sono inoltre chiamate a formare gli operatori Aib e a garantire, con il Corpo Nazionale del Vigili del Fuoco, un numero adeguato di Direttori delle operazioni di spegnimento. Sono inoltre incentivati i gemellaggi sia in un’ottica di scambio di competenze sia per favorire un intervento efficace e coordinato in caso di emergenza.
I mezzi della flotta aerea dello Stato sono coordinati dal COAU - Centro Operativo Aereo Unificato del Dipartimento della Protezione Civile. Lo schieramento della flotta viene stabilito sulla base di una serie di elementi – previsione climatologica e meteorologica, bollettino di previsione nazionale incendi boschivi, statistiche storiche, dislocazione e consistenza della flotta regionale, disponibilità fonti idriche – e può essere rimodulato in base a contingenti situazioni di elevata criticità.
Nel periodo di massima attenzione, la flotta aerea sarà dislocata su tutto il territorio nazionale e in particolare sulle basi di: Genova, Casarsa della Delizia (PN), Rimini, L’Aquila, Viterbo, Rieti, Roma-Urbe, Ciampino, Napoli-Capodichino, Pontecagnano-Salerno, Bari, Crotone, Lamezia Terme, Reggio Calabria, Catania, Sigonella, Trapani, Cagliari, Decimomannu e Olbia.
In caso di incendio, le prime a intervenire sono le squadre di terra coordinate dalle Regioni. Se il fuoco è troppo esteso e il lavoro delle squadre a terra non è sufficiente, chi dirige le operazioni di spegnimento (DOS) può chiedere l’intervento dei mezzi aerei in dotazione alla Regione, soprattutto elicotteri. Se questi non sono a loro volta sufficienti, la Regione, attraverso le SOUP e/o Centri Operativi Regionali, richiede al Centro Operativo Aereo Unificato l’intervento della flotta aerea dello Stato.
La richiesta di concorso aereo viene fatta secondo precise procedure definite dal Dipartimento. Ogni anno le Regioni e le Province Autonome inviano le informazioni relative all’organizzazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva, per armonizza la capacità regionale con il contributo dello stato e ottimizzare una reciproca sinergia.
Particolare attenzione viene dedicata anche agli interventi all'estero. I vasti incendi boschivi che si sono verificati negli anni passati soprattutto nei Paesi del bacino mediterraneo, hanno richiesto l’intervento della flotta antincendio dello Stato anche fuori dai confini nazionali, in accordo a meccanismi di reciproco supporto sviluppati in ambito europeo o in virtù di accordi bilaterali.
Per la Campagna estiva antincendio boschivo 2024, la Flotta aerea di Stato, nel periodo di massima attenzione, che va dal 1° luglio al 31 agosto 2024, è composta da 15 velivoli Canadair CL415 in linea di volo e da 5 elicotteri Erickson S64F.
In caso di situazioni estremamente critiche, potranno inoltre essere impiegati sul territorio nazionale anche velivoli cofinanziati dalla Commissione Europea nell’ambito del Progetto “rescEU".
Alla flotta Canadair si aggiungono ulteriori 12 elicotteri del comparto Difesa, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e dell’Arma dei Carabinieri.