{"componentChunkName":"component---src-templates-normativa-template-en-jsx","path":"/en/normativa/decreto-del-capo-dipartimento-n-4300-del-6-dicembre-2024-indicazioni-operative-la-sperimentazione-di-messaggi-di-allarme-pubblico-it-alert-0/","result":{"data":{"node":{"drupal_internal__nid":900014863,"title":"Decreto del Capo Dipartimento n. 4300 del 6 dicembre 2024 - Indicazioni Operative per la sperimentazione di messaggi di allarme pubblico IT-Alert per “precipitazioni intense” ","field_titolo_esteso":"Decreto del Capo Dipartimento n. 4300 del 6 dicembre 2024 - Indicazioni Operative per la sperimentazione di messaggi di allarme pubblico IT-Alert per “precipitazioni intense” ai sensi del paragrafo 5 della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 ottobre 2020 - Allertamento di protezione civile e sistema di allarme pubblico IT-Alert, a seguito delle modifiche introdotte al Codice delle comunicazioni elettroniche dal decreto legislativo 8 novembre 2021 n. 207, di recepimento della direttiva (UE) 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio. Intesa sancita dalla Conferenza Unificata della seduta del 28 novembre 2024.","field_id_contenuto_originale":900014862,"field_data":"2024-12-06T13:46:44+01:00","field_categoria_primaria":"normativa","field_link_esterni":[],"field_abstract":null,"body":{"processed":"
IL CAPO DEL DIPARTIMENTO
\nVISTA la legge 23 agosto 1988, n. 400, concernente la disciplina dell’attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri;
\nVISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, concernente l’ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri, a norma dell’articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59;
\nVISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 luglio 2024, con il quale è stato conferito al dott. Fabio Ciciliano, ai sensi degli articoli 18 e 28 della legge 23 agosto 1988, n. 400, nonché dell’art. 19 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, l’incarico di Capo del Dipartimento della protezione civile, a far data dal 25 luglio 2024 e fino al verificarsi della fattispecie di cui all’art. 18, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, fatto salvo quanto previsto dall’art. 3 del luglio 1997, n. 520;
\nVISTO il decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, recante «Codice della protezione civile», ed in particolare gli articoli 15 e 17;
\nVISTO il comma 1 dell'art. 110 della direttiva (UE) 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio, che istituisce il Codice europeo delle comunicazioni elettroniche;
\nVISTO il decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, «Codice delle comunicazioni elettroniche», e in particolare gli articoli 11 e 13;
\nVISTO il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante «Codice dell'amministrazione digitale»;
\nVISTO il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, recante «Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni»;
\nVISTO il decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, recante «Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l'accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici», convertito, con modificazioni, dalla legge 14 giugno 2019, n. 55 ed in particolare l'art. 28 che introduce nel Codice delle comunicazioni elettroniche le definizioni di Sistema di allarme pubblico, di servizio «Cell broadcast», di «messaggio IT-Alert» e di «servizio IT-Alert», nonché l'obbligo per gli operatori nazionali di telefonia mobile di mantenere attivo il servizio IT-Alert, pena sanzioni amministrative e/o la perdita delle frequenze e della qualifica di operatore nazionale;
\nVISTO il decreto-legge 21 settembre 2019, n. 105, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 novembre 2019, n. 133, recante “Disposizioni urgenti in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica e di disciplina dei poteri speciali nei settori di rilevanza strategica”;
\nVISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 febbraio 2004, recante «Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale per il rischio idrogeologico e idraulico ai fini di protezione civile», pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 59 dell'11 marzo 2004, e successive modificazioni;
\nVISTA la nota del Capo del Dipartimento della protezione civile, prot. n. 7117 del 10 febbraio 2016, con indicazioni operative recanti «Metodi e criteri per l'omogeneizzazione dei messaggi del Sistema di allertamento nazionale per il rischio meteo-idrogeologico e idraulico e della risposta del sistema di protezione civile»;
\nVISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 giugno 2020, n. 110 recante «Modalità e criteri di attivazione e gestione del servizio IT-Alert»;
\nVISTA la Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri 23 ottobre 2020, recante “Allertamento di protezione civile e sistema di allarme pubblico IT-Alert in riferimento alle attività di protezione civile”, come modificata dalla Direttiva del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare del 7 febbraio 2023.
\nVISTO il paragrafo 4.1 della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 ottobre 2020 citata con cui si prevede che le componenti del Servizio nazionale della protezione civile, sulla base di quanto previsto dalle indicazioni operative, durante la fase sperimentale, potranno utilizzare IT-Alert per trasmettere, quando compatibili con la tipologia di rischio identificato, “messaggi IT-Alert” alla popolazione attraverso la tecnologia “cell broadcast” limitatamente a eventi imminenti o in atto suscettibili di presentare le caratteristiche di cui alla lettera c) dell’articolo 7, comma 1, del decreto legislativo n. 1 del 2018 configuranti, ai fini della Direttiva UE 2018/1972, gravi emergenze e catastrofi, in relazione alle seguenti tipologie di rischi di protezione civile: maremoto generato da un sisma; collasso di una grande diga; attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli; incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica; incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105; precipitazioni intense;
\nVISTO il paragrafo 4.6 della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 ottobre 2020 in cui viene disciplinato il periodo di sperimentazione di IT-Alert-protezione civile;
\nTENUTO CONTO degli esiti della seduta della Conferenza Unificata dell’8 febbraio 2024 con cui, tra l’altro, in relazione alle precipitazioni intense, è stata disposta la proroga di un ulteriore anno del periodo di sperimentazione;
\nVISTO, altresì, il paragrafo 5 della citata Direttiva del 23 ottobre 2023 con il quale si prevede che il Capo del Dipartimento della protezione civile emani apposite indicazioni operative in relazione alle tipologie di rischio identificate nel paragrafo 4 della medesima direttiva e sulla base di quanto disposto al paragrafo 4.6, ai sensi dell’articolo 15, comma 3, del decreto legislativo n. 1 del 2018, sulle quali, in coerenza con l’architettura del Sistema di allertamento nazionale e con l’attribuzione delle funzioni di informazione e comunicazione alla popolazione previste dalla legislazione vigente, viene acquisita l’intesa della Conferenza unificata;
\nCONSIDERATO con decreto del Capo del Dipartimento della protezione civile del 19 gennaio 2024 sono state adottate le “indicazioni operative ai sensi del paragrafo 5 della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 ottobre 2020 citata, riguardanti i rischi: maremoto generato da un sisma, collasso di una grande diga, attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli, incidenti nucleari o a situazioni di emergenza radiologica, incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 e sono state, altresì, adottate, in attuazione del paragrafo 4.2 della citata Direttiva, le indicazioni operative recanti la definizione del profilo italiano del “Common Alerting Protocol”(CAP) corredato dalla relativa appendice tecnica;
\nCONSIDERATO, altresì, che per quanto riguarda il rischio “precipitazioni intense” occorre, ai fini della valutazione dell’effettiva possibilità di messa in operatività del sistema IT-Alert relativo a tale tipologia di rischio, della programmazione di una fase di sperimentazione ad hoc sulla base di quanto disposto dal citato paragrafo 4.6 della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 ottobre 2020;
\nACQUISITA l’intesa della Conferenza Unificata nella seduta del 28 novembre 2024 di cui alla nota DAR prot. n. 0019429 del 3 dicembre 2024;
\nDECRETA
\nART. 1
\n(Adozione delle indicazioni operative per “precipitazioni intense”)
ART. 2
\n(Clausola di invarianza finanziaria)
ART. 3
\n(Clausola di salvaguardia)
Roma, 6 dicembre 2024
\nIL CAPO DEL DIPARTIMENTO
\nFabio Ciciliano